Recensione / Review: The Lost Thorn

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Autore: Joshua Aguayo

Genere: cyberpunk con elementi fantasy e YA

Anno: 2015

Note: Il libro mi è stato inviato dall’autore in cambio di una recensione, ma la cosa non ha influenzato la mia opinione.


Ci troviamo a Quito, capitale dell’Ecuador, e nella mente di una ragazzina, Samantha Thorn. La storia infatti è narrata in prima persona dal suo punto di vista. Sam è tenuta sotto controllo dal governo dopo la condanna a morte di suo padre anni fa, e ogni sua azione e movimento sono sorvegliati da un guardiano. A scuola le viene assegnato un secondo guardiano: Kiriana, un’alunna molto diversa da lei, di famiglia ricca e destinata a lavorare nella multinazionale che spadroneggia in città, la Clearsight. Sono molto diverse tra loro, e ovviamente Sam si prende una bella cotta per Kiri… passano gli anni e poco cambia: nonostante Kiri disapprovi, Sam fa ancora uso di Obsidian, una droga dagli effetti devastanti e che le fa dimenticare cosa ha fatto per un certo periodo di tempo… non la prenderebbe, se non avesse un buon motivo. Kiri sa che presto smetterà di essere la guardiana di Sam e andrà a lavorare per la Clearsight, e ad entrambe dispiace separarsi. Dopo un blackout da Obsidian, Sam trova una nuova nota nel suo PDA, qualcosa che non comprende, e le due scoprono che il suo PDA è stato hackerato. Ciò le porta fino ai Bowels (Viscere), il quartiere più malfamato e povero della città, sito in un vulcano, per scoprire cosa sta succedendo.

La mente di Sam è un posto davvero particolare, è fuori di testa eppure credibile, e molto umana. Non ci appare patetica, ma multisfaccettata: è una ragazzina che fa battutacce, ha paura di molte cose e ha molti problemi, non per ultimi uno stile di vita da migliorare e una cotta per la sua migliore amica. Cerca di fare le scelte giuste, non sempre ci riesce, e ci sono sempre gli effetti dell’Obsidian di cui tenere conto. Le parti in cui viene descritto l’effetto dell’Obsidian su di lei sono ben scritte, e anche se sappiamo perché usa quella droga ci viene il desiderio di farla smettere, di farla stare meglio. Difficile non affezionarsi a Sam.

E poi c’è la magia: scopriamo cosa è successo ai maghi in questo mondo cyberpunk, e il collegamento tra magia è fantascienza è gestito bene. La magia è una faccenda complicata, perchè rischia di rendere tutto possibile, e ha bisogno di limiti: i limiti qui ci sono, sono chiari e permettono alla storia di funzionare. Apprezzabile poi che la storia non sia ambientata in Stati Uniti o Giappone, le tipiche ambientazioni del cyberpunk, ed è sempre bello godere di dettagli di una città (e di una nazione) in cui non sono mai stata… il quartiere del vulcano crea una bella atmosfera.

Ovviamente non è un libro perfetto. Il primo punto di svolta, quello di cui vi ho parlato, non è abbastanza forte e la storia potrebbe funzionare lo stesso senza di esso, il che è ovviamente un peccato. Mi è piaciuto il finale, ma ci sono dei punti che ho trovato poco chiari, come l’episodio della tuta di contenimento/sarcofago, ricordo proprio di aver letto quel pezzo senza capire perché Sam fosse tanto preoccupata. Avrebbe bisogno di un po’ di editing per rafforzare quei punti, principalmente il primo punto di svolta.
E pur avendo un’ambientazione diversa dal solito, non è una storia originalissima, ma si piazza tra i classici temi del cyberpunk (multinazionali, droghe, impianti cibernetici, povertà estrema…) senza aggiungere niente di nuovo.

Nel complesso è stato però una piacevole sorpresa. La struttura di base funziona se si esclude quel punto di svolta, e c’è di certo stato un lavoro di pre-progettazione alle spalle, come si evince da certe scene. Se vi piace il cyberpunk classico dategli una possibilità, è una lettura piacevole (ed è corto, solo 127 pagine).

Voto: 7,5


 

Author: Joshua Aguayo

Genre: sci-fi, cyberpunk with a hint of fantasy

Year: 2015

Notes: the book was sent to me by the author for reviewing purposes, but it will not influence my opinion.


We are in Quito, capital city of Equador. The story is a first person narration in the mind of Samantha, a young girl who is controlled by the authorities after her father’s executions years ago. Every movement and action is monitored by a guardian. When in school, she is assigned a second guardian, Kiriana, a schoolgirl of a completely different social status, rich and destined to work in the city’s main megacorporation, Clearsight. They are very different, and yet Sam and Kiri become friends. Actually, Sam has a crush on Kiri… Cut to a few years later, and things haven’t changed much: despite Kiri’s disapproval Sam is still doing Obsidian, a powerful drug that makes her forget periods of time and has a devastating effect on her body. And Kiri is aware she will have to work for ClearSight soon, thus ceasing to be Sam’s guardian. After having used Obsidian Sam finds a new note in her PDA which she can’t understand, and the two girls find out someone hacked her PDA. As they go into the Bowels – the city’s most dangerous and miserable part, situated inside a volcano’s hollow – to find out who and why did it, the action unfolds.

Sam’s mind is a veritable rollercoaster, she is insane, and yet she is a believable character, tremendously human. The insights we have on her mind are not cringe-worthy, rather, she is a girl who makes shitty jokes, is scared of many things, has many problems, a crush on her best friend and poor eating and living habits. She makes bad decisions and tries to do her best, while still being an addict. The descriptions we have of Obsidian and the effect it has on Sam are very vivid and realistic, and even if she has a reason for doing it, we still want her to stop, to feel better. It’s impossible to dislike Sam.

The use of magic – we learn, in fact, what happened to mages and magic in a cyberpunk world – was surprisingly well handled. Magic is hard to write, because it makes anything possible, so limits need to be set. And here, they are in fact set in a simple yet perfectly working manner. I also appreciated a lot that the story is not set in your average USA or Japan, the main countries for cyberpunk. I loved getting glimpses of a city (and a country) in which I have never been, the volcano and the city centre felt very real.

Of course, it is not a perfect book. The first turning point, the one i told you about (arguably, there could be a second one, even more important) is not as relevant as it should be, the story could probably work without it too, which is a pity. Other elements have been dealth with better, and I liked the ending, but there are a few things that could use a better spotlight, like the containment suit/casket episode. I remember reading Sam’s distress and having a hard time understanding it. Overall it needs some editing, especially when it comes to the first turning point.

Even if we take into account the non-typical setting, it’s also not a super original story or setting. It fits well into the classic cyberpunk themes (megacorporations, drugs, cyberware, miserable people..) with no groundbreaking innovations.

Overall I have been pleasantly surprised by this book. The structure of the story works, even if we should not forget the weakness of the first turning point, and I suspect a good degree of preplanning behind the scenes, which I always appreciate. I definitely think you should give this book a chance, it’s also short (about 127 pages).

Vote: 7,5

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